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Forse se il virus lo prendessi subito mi toglierei il peso dell’incertezza…

La mia paura legata al virus comprendere anche le altre persone che fanno parte della mia vita. I miei stanno molto attenti e anche quando vanno al lavoro o escono usano la mascherina. Ma mia sorella è molto più “menefreghista” : spesso esce con il suo ragazzo ed i loro amici e stanno senza mascherine, per di più vanno a cena da uno e dall’altro senza problemi. Io mi trattengo e non le dico niente, ma dentro di me ho iniziato a pensare che devo starle il più lontano possibile perché di lei non mi fido. Io esco, non sto chiusa in casa per carità, ma ogni volta è un’ansia continua: vedo un sacco di gente che si ritrova in gruppo per festeggiare vari compleanni e lauree (anche io sono stata invitata due volte, ma ho sempre rifiutato) e durante queste feste non usano mascherine e ovviamente non stanno distanti! E mi domando continuamente: possibile che le persone abbiano già dimenticato tutto? Possibile che nessuno riesca a capire che è meglio essere prudenti? Ogni giorno cerco di pensare positivo, cerco di paragonare i numeri che danno al telegiornale con il numero di tutti gli abitanti d’Italia e dico “beh dai, 275 è numero minuscolo in confronto ai 60 milioni che siamo!”. Eppure ho il terrore che mi possa ammalare io, o comunque un componente della mia famiglia. E la cosa che mi fa star male veramente è vedere che le persone hanno fretta di dimenticare e per far ciò infrangono le regole. Io non riesco a stare tranquilla, e quando il mio ragazzo mi chiede di uscire io prima voglio sapere esattamente dove vuole andare, per capire se in quel posto potrebbero esserci tante persone o no. In più, vedendo le mie amiche stare così bene e tranquille (sono state al mare, vanno al ristorante, in centro città di sabato sera ecc) mi domando se sono io ad essere troppo esagerata. Continuo a sentire gente che si lamenta dell’uso della mascherina, perché “ci stanno togliendo la libertà”. Ma a me sinceramente non sembra che ci sia stato chiesto un sacrificio così grande! Anzi! Mi sento molto più serena e tranquilla quando camminando per strada vedo che non sono l’unica ad indossarla! Perché le persone si devono lamentare in continuo di ogni cosa!? A volte, per colpa di tutte queste paure e ansie, sono arrivata a pensare che forse sarebbe meglio se il virus lo prendessi subito, così da togliermi il peso dell’incertezza. Ma poi mi sento una stupida e cerco di non pensarci più. Davvero non so più come fare. In primis con il mio ragazzo, ma poi anche con tutto il resto.

Anonima


Cara Anonima,
quanto è successo con la pandemia e la quarantena si può paragonare ad un trauma collettivo che ha sconvolto un equilibrio preesistente, e ci vorrà del tempo per creare un nuovo equilibrio. Anche se per fortuna la situazione è molto migliorata, non siamo arrivati ad una soluzione, ma siamo in una fase transitoria e complessa. In questa fase ognuno sta reagendo secondo le proprie idee, paure, senso del rischio ecc…
In questa fase si possono notare atteggiamenti di negazione del rischio e all’opposto atteggiamenti di esagerazione; entrambi gli atteggiamenti sono una risposta alle stesse paure e ansie profonde che la pandemia ha creato e di cui spesso non si è consapevoli. 
Probabilmente la tua sensibilità e forse anche alcuni aspetti di ansia preesistenti alla situazione di emergenza, ti espongono maggiormente al senso di pericolo e alla necessità di tutelarti; trovarsi tra l’altro in una delle zone più colpite non è da sottovalutare e sicuramente influisce sul senso di rischio che avverti.
Come spesso abbiamo detto in questa rubrica, è importante rispettarsi ed agire e reagire a questa situazione secondo i propri tempi e bisogni. E’ importante, quindi, dare ascolto ai propri bisogni ma è altrettanto importante cercare di non chiudersi ma provare a parlare con chi ti è vicino di come ti senti: prova a parlarne con i tuoi e con tua sorella. 
Ti vorremmo far riflettere su come questa situazione oltre alle paure ti stia mettendo di fronte ad aspetti interni, dubbi e domande che forse erano presenti dentro di te già prima ma che ora emergono prepotentemente. Come sai, non possiamo darti risposte su ciò che dovresti fare, ma ti consigliamo di approfittare di questo momento in parte così strano ma anche così fertile di nuovi pensieri. Prova ad accogliere la confusione che sta arrivando, senza spaventarti e senza la fretta di trovare risposte che per ora non ci sono. Prenditi i tuoi tempi, non pensare di dover dimostrare qualcosa agli altri, anzi può essere proprio il momento giusto per imparare a conoscerti meglio e a capire cosa senti. 
Forse potrebbero esservi altre paure o bisogni, dietro la lecita paura del virus, che hanno bisogno di essere guardate. Potresti valutare di continuare gli incontri con la psicologa, magari questa volta usandolo come spazio per te stessa, proprio per far emergere tutto ciò che senti in modo confuso sia riguardo te stessa che riguardo la tua relazione sentimentale. Un senso di responsabilità verso se stessi è anche riflettere su quanto emerso durante questi mesi e usarlo per migliorarsi o scoprire nuove cose di sé.
Forse il punto non è se baciare o non baciare il tuo ragazzo e la soluzione non è “prendere il virus” ma forse la strada è capire cosa questa situazione di emergenza ti ha smosso, quali aspetti di te e quali paure profonde ha toccato, e quale strada vuoi intraprendere d’ora in poi.
Allora forse, “prendere il virus” per sbloccare questo caos che senti, simbolicamente e metaforicamente potrebbe significare assumersi un rischio di qualcosa di nuovo, che come tutte le cose nuove può far paura, ma che forse è arrivato il momento di incontrare per cambiare e crescere. 
Se vuoi puoi tornare a scriverci.

Un caro saluto!